Ieri e' stata la mia iniziazione al Trad Climb, in stile California.
Il posto scelto da Tom, la mia "guida" local, era Sugarloaf nella regione di Tahoe Lake: una specie di dome o zuccotto o Pan di zucchero appunto, di granito fessurato. Memore di qualche claaassicaaaa sulle Alpi in stagioni ben piu' miti, devo ammettere che la notte prima mi stavo immaginando scenari da Alpinismo Eroico con freddo alle soste, mezze corde ghiaggiate e fessure off width piene di neve. In piu' la mia ultima uscita su granito risaliva a circa otto anni fa'...insomma c'erano le premesse per passare la giornata appeso alla jumar, nel migliore dei casi.... In piu' c'era in gioco l'onore della pugnace et da sempre ammirata stirpe Alpinistica Sarda e, non da meno!, il dovere di portare alto l'onore dell'Italico Alpinismo... beh piu' semplicemente dovevo arrampicare in modo decente per non fare proprio la figura del subumano e guadagnarmi l'accesso a future uscite....
Eppero' avendo sentito di sonori schiaffi presi sul granito in California, da gente ben piu' forte di me, ci sono andato con la titubanza degna del migliore merendero. Alla fine niente tormente, niente Alpinismo Erorico, niente sofferenza alle soste. Alla base della parete climbers iperilassati, seppure diciamo arrampicare senza lo spit a un metro dai piedi sia una esperienza non sempre rilassante.
Dopo un giro su una placca come riscaldamento, abbiamo fatto una fessura facile in cui io, pavido, sono salito da secondo giusto per capire cosa fosse e come piazzava i cams...Ho cosi' deciso che era il momento di provare ad andare da primo...Tom non ricordava i gradi, o meglio dava degli intervalli molto ampi tra il facilissimo e il mortale... alla fine mi ha sparato su una fessura di dita di 5.10c (un banale 6b...): il fatto di poter chiedere difficilmente resting e l'idea di volare su un nut messo da me....beh ha permesso di chiudere pulito la via...La sensazione di totale apertura dei sensi e' il premio, piu' che il grado (forse strettino...) che comunque non riesco a paragonare con altri simili.
La giornata e' continuata con altre fessura (in cui ho tentato il famoso incastro di testa o della disperazione...) e altre placche... ma io ero in stato di grazia e manco le scarpette nuove troppe strette mi hanno potuto fermare (le avevo messe di proposito per poterle usare come scusa, visto che le unghie me le ero tagliate qualche giorno prima) e mi sono guadagnato il pass per altre imprese di alpinismo eroico...
Il posto scelto da Tom, la mia "guida" local, era Sugarloaf nella regione di Tahoe Lake: una specie di dome o zuccotto o Pan di zucchero appunto, di granito fessurato. Memore di qualche claaassicaaaa sulle Alpi in stagioni ben piu' miti, devo ammettere che la notte prima mi stavo immaginando scenari da Alpinismo Eroico con freddo alle soste, mezze corde ghiaggiate e fessure off width piene di neve. In piu' la mia ultima uscita su granito risaliva a circa otto anni fa'...insomma c'erano le premesse per passare la giornata appeso alla jumar, nel migliore dei casi.... In piu' c'era in gioco l'onore della pugnace et da sempre ammirata stirpe Alpinistica Sarda e, non da meno!, il dovere di portare alto l'onore dell'Italico Alpinismo... beh piu' semplicemente dovevo arrampicare in modo decente per non fare proprio la figura del subumano e guadagnarmi l'accesso a future uscite....
Eppero' avendo sentito di sonori schiaffi presi sul granito in California, da gente ben piu' forte di me, ci sono andato con la titubanza degna del migliore merendero. Alla fine niente tormente, niente Alpinismo Erorico, niente sofferenza alle soste. Alla base della parete climbers iperilassati, seppure diciamo arrampicare senza lo spit a un metro dai piedi sia una esperienza non sempre rilassante.
Dopo un giro su una placca come riscaldamento, abbiamo fatto una fessura facile in cui io, pavido, sono salito da secondo giusto per capire cosa fosse e come piazzava i cams...Ho cosi' deciso che era il momento di provare ad andare da primo...Tom non ricordava i gradi, o meglio dava degli intervalli molto ampi tra il facilissimo e il mortale... alla fine mi ha sparato su una fessura di dita di 5.10c (un banale 6b...): il fatto di poter chiedere difficilmente resting e l'idea di volare su un nut messo da me....beh ha permesso di chiudere pulito la via...La sensazione di totale apertura dei sensi e' il premio, piu' che il grado (forse strettino...) che comunque non riesco a paragonare con altri simili.
La giornata e' continuata con altre fessura (in cui ho tentato il famoso incastro di testa o della disperazione...) e altre placche... ma io ero in stato di grazia e manco le scarpette nuove troppe strette mi hanno potuto fermare (le avevo messe di proposito per poterle usare come scusa, visto che le unghie me le ero tagliate qualche giorno prima) e mi sono guadagnato il pass per altre imprese di alpinismo eroico...