Ara sa terra, massaju, ca est ora de arare...



domenica 16 marzo 2008

18 marzo 1978

Durante gli anni a Milano, c'era un posto che riusciva a trasmettermi un senso di tristezza assoluta e di sconforto, nonostante fosse apparentemente solo una strada anonima, nemmeno tanto di passaggio nel quartiere Casoretto. Su un muro di cinta scrostato c'era, forse c'e' ancora, una frase presa
dalla "Ballata degli Impiccati" di Fabrizio de Andre' :" Costruiamo un segreto rancore che ha l'odore del sangue rappreso, ciò che allora chiamammo dolore è soltanto un discorso sospeso". Quel posto era, e' via Mancinelli. Trent'anni fa, il 18 Marzo 1978 Fausto Tinelli e Lorenzo Ianucci venivano uccisi a sangue freddo a colpi di pistola. Nessun colpevole, nessun mandante. I tre fascisti indagati (Massimo Carminati,Mario Corsi e Claudio Bracci) assolti per insufficienza di prove. Una coltre di omissioni e omerta' ha coperto indagini e processo, fino alla sua archiviazione nel 2000. Senza nessuna rettorica, provo schifo e rancore per la verita' mancata, per gli archivi del Ministero degli Interni ancora chiusi, per la memoria corta, per quelli che a braccio teso continuano ridendo a dire mene frego nelle interviste e poi siedono in parlamento, per le pietre
che continuano a deviare proiettili in aria, per i "se l' era cercata"...
"Normalita'" per un paese e' pure non dimenticare, chiarire, non ripetere gli errori...siamo ancora lontani...