Ara sa terra, massaju, ca est ora de arare...



sabato 31 maggio 2008

Il fuoco che purifica



Ho scoperto con meraviglia che la superficie boschiva della California e' in pericolo non solo per la pressione antropica ma, paradossalmente, pure per l' assenza di incendi o per l' eccessivo controllo dei fuochi spontanei da parte dell' uomo. Sembra paradossale, ma gli incendi aiutano il bosco a rigenerarsi permettendo di selezionare in modo naturale le piante piu' forti e resistenti. In assenza di incendi molte specie muoiono o fanno fatica a crescere, soffocate da un sottobosco troppo ricco e denso... L' esperimento di non ostacolare i focolai naturali sembra stia dando ottimi risultati in molti parchi, come Yosemite.

Nella foto cio' che resta del bosco intorno a Phantom Spires: venti anni fa gli alberi coprivano la vista dei picchi di rocce e da qui il nome. Ora le Spires sono ben visibili dalla strada (siamo sulla statale 50, direzione Tahoe Lake), ma resta comunque un posto stupendo dove arrampicare, muovendosi tra fessure e bernocoli di roccia. E godersi poi dalla cima la vista delle vallate intorno dove, con forza e tenacia, gli alberi hanno riniziato a crescere...

venerdì 30 maggio 2008

Neve



















































Capita di andare in mezzo al deserto, quasi in estate, e ritrovarsi poi in mezzo ad una tormenta di neve.
Ho trascorso il finesettimana scorso sulla Sierra, tra Mammoth e Bishop. Lo scopo del lungo viaggio
era arrampicare nella gola di Owens River Gorge,
frattura della terra nel mezzo del deserto, polvere color arancio coperta da indomiti cespugli.
Per due giorni mi sono goduto la roccia
vulcanica, compattissima, con una aderenza stupenda con tacche orizzontali e fessure di ogni forma e dimensione. Il divertimento pero' era troppo, cosi' era giusto che il meteo ci riportasse a livelli normali di entusiasmo e ci costringesse a ritornare prima del tempo a casa. Domenica pomeriggio ha iniziato a piovere prima e poi a nevicare. Uno spettacolo stupendo vedere il deserto e le montagne della Eastern Sierra coprirsi di bianco quasi all' istante. In fondo la neve non e' stata poi un cosi' cattivo segno del cielo. Altra consolazione e' stato fare il bagno in una sorgente di acqua calda naturale, di notte, mentre tutto intorno era gelato e i capelli fuori dall' acqua diventavano bianchi per la neve.
Nessuna foto in parete: la foga arrampicatoria era troppa e poca la voglia
di fare foto...

Il prezzo del cibo


Libro di foto e storie, che si aprono su un mondo
parallello alla California delle spiagge da cartolina,
delle citta' "liberal" o dei parchi selvaggi...
E' il mondo dei migranti che per trenta dollari al giorno raccolgono tonnellate di verdura e frutta, per fare in modo che il consumatore medio possa avere il prezzo piu' basso e magari continuare pure a lamentarsi. Quasi sempre senza permesso di soggiorno, vivono in container, capanne, treni in disuso o case sovraffolate. Ufficialmente non esistono e si materializzano magari nei discorsi di qualche politicante/predicatore "perche' sono troppi"...
Mi piacerebbe vedere un giorno cosa succederebbe ai fidati e mansueti elettori se di colpo sparissero questi "illegali", chi andrebbe a spaccarsi la schiena a cinquanta centesimi per quintale di pomodori. Sarebbe magari educativo organizzare delle gite "a ritroso": prendere un campione variagato di politici ed elettori e fargli passare il confine con il Messico a piedi, in mezzo al deserto per poi vivere anche solo un mese da "straniero" in terra Messicana. Chi passa il test (se lo passa) avra' poi diritto di sparare tutte le stronzate che vuole sull' immigrazione e sugli stranieri...
Scrivo sul Messico, ma in realta' avrei molto piu' piacere a fare un test del genere su parecchia gente in Itaglia...magari sarebbe la volta buone che ce li togliamo di mezzo...


Storia a margine: siccome sono in un periodo in cui amo fare polemica a gratis, giusto l' altro giorno al supermercato ho avuto un "frizzante" scambio di opinioni con una coppia di fronte al banco della frutta. I due si lamentavano del prezzo (ridicolo) delle fragole e, ammiccando, si sono rivolti verso di me, cercando forse supporto per la loro lamentatio... io ho fatto notare che se le avessero raccolte loro sotto il sole probabilmente avrebbero preteso almeno il triplo e forse sarebbe stato per loro salutare andarci un giorno a raccoglierle. Dalle facce ho dedotto che non hanno apprezzato o forse nemmeno capito....


Un saggio delle foto si puo' trovare qui

lunedì 12 maggio 2008

sand bag

Di nuovo a Yosemite, ormai completamente
stregato dalla valle.
Questa volta mi sono risparmiato il viaggio in solitario e sono partito insieme a Davide, cordata Italica alla conquista dei graniti della valle, sprezzante del traffico, del gasolio a quattro dollari e soprattutto incuranti di campeggi sovraffolati...infatti abbiamo dormito sempre in modo non propriamente legale, smontando la tenda al mattina presto e evitando, con vera virtu' tutta itagliana, che i rangers ci multassero o mandassero via. Sabato e' stato un giorno fantastico. Abbiamo fatto il concatenamento di due vie superclassiche a cinque stelle "AfterSix" + "NutCrackers". Credo che NutCrackers sia la via in stile trad piu' divertente e bella che abbia mai fatto (aperta da R. Robins senza mettere manco un chiodo!). Si arrampica mai al limite (la difficolta massima e' VI), le protezioni si piazzano bene (un sacco di microfessure per gli stoppers) e soprattutto c'e' di tutto: incastri di mano, pugno, sezioni di tetti con fessure di dita, placche e dulfer... e pure sull' unico runout lungo della via, i cristalli tengono e arrampicare e' come nuotare rilassati nell' acqua calma.

Domenica e' stata invece la rivincita della montagna, a ricordarmi l' umilta' e quanto i gradi (almeno sul granito della valle) vadano presi con molta cautela..
Decidiamo di fare la combinazione Munginella + Selaginella. Munginella va via veloce, manco forse il tempo di godere del panorama. Facciamo qualche metro e troviamo l'attacco (a fatica) di Selaginella.
Parto deciso e impiego un' ora piena per fare sessanta metri, su una dannata fessura off-witdh. Alla partenza decido di fare la versione dura passando da sotto un tetto... libero la sezione, ma lascio nei primi dieci metri friends da 3 e 4 e mi ritrovo a fare il resto solo con misure ridicole... cosi' incastrando di ginocchio, unendo a incastro i due pugni, centimetro per centimetro, sono riuscito ad arrivare in sosta stremato mettendo qualche stopper psicologico sul fondo della fessura. Il tiro successivo era simile, ma almeno avevo qualcosa per prottegermi...insomma due ora e mezza per cento metri scarsi. Poi e' venuta giu' la pioggia e abbiamo ripiegato, forse richiamata per le bestiemme che ho tirato al cielo... ma forse era pure meglio cosi', non ne avevo piu' e l'idea di farmi da primo altri tre tiri non mi esaltava. Per i feticisti del grado, la via nel complesso era un banale 5.9 (VI-, VI ...) e la sezione con l'off-width era data 5.7 (ho scoperto poi che ci sarebbe dovuta essere una radice di un albero ad aiutare la salita...ma io non ne ho vista traccia...)

Nelle foto: Yosemite Fall nella loro potenza da postdisgelo; il profilo del Nose semplicemente perfetto; io sui facili tiri di After Six

PS: si definisce "sand bag" una via dietro il cui grado si nasconde un' inculata pazzesca..