Ara sa terra, massaju, ca est ora de arare...
mercoledì 21 aprile 2010
lego
I Lego sono stati per molto tempo il mio gioco preferito. Dagli anni dell' asilo fino
alle medie i mattoni colorati hanno ispirato per viaggi con la fantasia e creazione
di avventure immaginarie... Ancora oggi ogni tanto mi fermo a guardare le scatole dei Lego nei negozi di giocattoli. Le versioni attuali sono un po' troppo tecnologiche e lasciano poco spazio all' inventiva, forzando a usare le istruzioni di montaggio in modo troppo rigoroso. Troppi personaggi dal cinema o televisione.. insomma si sono venduti.
La cosa che mi affascinava dei Lego era infatti la possibilita' di rinventare sempre l' assemblaggio, mischiando pezzi da scatole diverse, creando ibridi con altri giochi.
Per chi come me ha amato i Lego, consiglio di visitare il sito "The Brick Testament", dove con minuzia di particolari sono stati riprodotti tutti gli episodi dell' intera Bibbia.
Notevole anche la parte delle News. Da notare le avvertenze nella home page
"The Bible contains material some may consider morally objectionable and/or inappropriate for children..."
E in effetti tra incesti, lapidazioni, torture di ogni genere, non stupisce che dopo
qualche migliaio di anni sia ancora un best seller di tutto rispetto per vendite e diffusione..
domenica 11 aprile 2010
Gold Wall
La mia idea di salire il Nose non e' certo un segreto. Ci sono due modi di farlo
1) quattro giorni in parete soffrendo
2) uno-due giorni, soffrendo lo stesso ma con stile.
Io vado per la seconda: lo stile in parete e' tutto, pure piu' dei gradi a volte. Ma come ogni cosa richiede un certo allenamento, che va al di la' della semplice forma fisica o arrampicatoria.
Il problema e' che non e' che puoi uscire dal lavoro alle sette e dire "beh.. oggi vado ad allenarmi... faccio una Big Wall e sono a casa per cena...". Il piano cosi' e' salire "piccole" Big walls, considerate "moderate" , semplici cioe', per gli standard Californiani un po' sballati...
Sono almeno cinque-sei le pareti di grado V (quinto) che sono quasi d' obbligo prima di provare
una parete di VI grado. Il numero romano indica l' impegno complessivo, il commitment come tanto piace agli ammerigani: il tempo di avvicinamento, la possibilita' di fuga, i soccorsi, il tempo totale in parete...Pure mettere insieme cinque vie di grado V e' una piccola impresa, a meno di non licenziarsi.
La terza nella mia lista era Gold Wall, ed ho pensato che fosse giusto celebrare la primavera con questa salita su una parete poco frequentata, a causa dell' avvicinamento lungo e non ovvio.
Decidiamo con Raffi di partire Domenica mattina, con calma... Il piano prevede l' arrivo a Yosemite alle 12:00, avvicinamneto e iniziare a scalare alle 15:00. Fissare i primi quattro tiri e dormire o su una cengia o in parete. Il giorno dopo, salire le corde fisse e finire la via.
Semplice in fondo. Eppero' Domenica commettiamo l'errore di fare una pausa mentre siamo in viaggio e mangiare del cibo messicano: fagioli, riso, salse varie che mi danno una mazzata incredibile. Arrivati gia' con un' ora di ritardo, fatichiamo a riprenderci dall' abbiocco.
Il saccone, con i suoi dodici litri di acqua, materiale, sacchi a pelo, pesa circa quaranta chili. Sudo come un dannato, mentre il cibo messicano ha la meglio su mente e viscere...ci perdiamo piu' volte e finiamo per trovare l' attacco alle 5 del pomeriggio. Voglia di arrampicare
quasi nulla. Il primo tiro e' un misto di libera e artificiale. Ho promesso a Raffi di salirlo io perche' lui non si fida del pezzo in artificiale, in cambio lui salira' uno dei cammini finale che io temo e aborro! finisce pero' che fissiamo un solo tiro e poi ci mettiamo a chiaccherare alla base.
Lunedi' il progetto e' salire a questo punto in un solo giorno... ci riusciamo quasi, ma decidiamo alla cinque di calarci a due tiri dalla vetta: temiamo il mal tempo e la calata con le doppie. La via e' stata spettacolare, super intensa e con una vista incredibile sul El Cap, quasi a ricordarci che in fondo quello che stavamo facendo era un nulla, una briciola di quello
che ci aspetta, forse. In uno dei tiri centrali si entra letteralmente dentro la montagna: un cammino si chiude e diventa un cunicolo che risbuca fuori attraverso un piccola imboccatura. La cosa piu' strana mai fatta in parete!
La prossima volta pero' meglio evitare il cibo messicano ...
domenica 4 aprile 2010
Mainstream..
I padri fondatori della nazione Americana crearono una Costituzione segreta, dove racchiusero emendamenti dal valore magico, per il controllo del popolo americano. Il solo fruscio delle pagine poteva madare in trans le persone intorno e costringerle ad ubbidire. Il libro ando' perso pero' negli anni cinquanta e li ebbe inizio il declino morale della nazione, la decadenza dei costumi , la perdita dei sani valori.
Dopo cinquant'anni la casa bianca, nella figura di un perverso segretario di stato, vuole il libro indietro nel tentativo disperato di riportare la nazione sulla retta via della moralita' e ordine. Il compito viene affidato ad un investigatore privato, ex CIA, che scoprira' presto che il libro e' diventato merce di scambio fra gruppi di pervertiti di ogni sorta e tipo. Il suo viaggio da New York a Los Angeles diventa cosi' un viaggio attraverso ogni possibile tipo di devianza e perversione.
Adolescenti che si eccitano di fronte ai film di Gozzilla, uomini di mezza eta' che fanno sesso con le ostriche, nerboruti omossesuali che si iniettano acqua e sale nei testicoli...
Ma si tratta davvero di devianze? al di le' della storie e dei personaggi questa e' il tema realmente interessante del libro: che cosa e' normale? che cosa e' "mainstream" e cosa e' invece "alternativo" o underground? in una epoca in cui si puo' avere accesso praticamente a foto e informazione su ogni pratica e costume, ha ancora senso parlare di mainstream?
Il confine di cio' che e' moralmente accettabile si sposta di continuo. Il "mainstreamm" divora e ingloba ogni aspetto delle vicende umane.
Le ingloba e cio' che era nascosto, sotterraneo, non lo e' piu'.
Nel libro uno dei temi centrali e' per esempio la pornografia. Quello che trenta anni fa era considerato osceno, ora viene mostrato senza problemi nei film per famiglie. Una coscia nuda poteva scatenare orde di ormoni
nei ragazzini degli anni cinquanta, ora un nudo integrale viene usato pure per la pubblicita' delle merendine. Chi cerca di definire i "sani valori di un tempo" ha perso di vista la realta', fa finta di non vedere oppure e' proprio in cattiva fede...
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