Ara sa terra, massaju, ca est ora de arare...



lunedì 10 ottobre 2011

Di addii, auto ed emissioni



Dopo tre anni e mezzo di onorato servizio, pare che la vecchia Camry non ne voglia sapere di ripartire. Sta li, di fronte al mio garage e fino ad ora nessuno dei tentativi fatti sembra riportare la vita nel motore.
L' impianto elettrico e' sempre stato il suo punto debole. Piu' di una volta ho vissuto momenti di panico in mezzo a neve, deserto o radure spopolate, nel tentativo di "fare contatto", fare in modo che i sensori che controllano il motore di avviamento funzionassero. La mossa segreta per ripartire era stata scoperta da Antonio, durante un viaggio a Bishop. La macchina non voleva ripartire e noi iniziammo a toccare tutti i possibili pomelli e bottoni, chiudere e aprire le porte, nel tentativo di trovare la giusta combinazione di contatti elettrici. Spendemmo due ore di puro delirio sulla statale 395. Ad un certo punto chiesi ad Antonio di scendere dalla macchina e mettersi nella stessa posizione in cui si trovava l' ultima volta in cui eravamo riusciti a ripartire. Lui mi rispose "Si, ma in quel momento stavamo mangiando dei donuts", come se avesse una qualche rilevanza. Alla fine Antonio capi' che bisognava sfiorare gentilmente il cambio nel mentre si girava la chiave.

Pagata mille e cento dollari, la macchina mi ha portato in giro per migliaia di chilometri, diventando di fatto parte della mia attrezzatura per la vita all' aria aperta. Dall' Oregon al Sud della California, e' stata un po' macchina e un po' appoggio logistico per dormire e mangiare.


E cosi' ora il dilemma. Tentare l' impossibile e resuscitarla? comprarne un' altra usata?
L' idea di una macchina nuova non mi ha mai sfiorato e l' unico motivo per cui ne comprerei una sarebbe per ragioni "ambientali", per un ipocrita desiderio di "inquinare di meno". A guidare si inquina sempre e i numeri delle emissioni sono sempre spaventosi. A leggere i depliant delle auto sembra pero' che la maggior parte dei nuovi veicoli siano "green", gentili con l' ambiente e a ridotte emissioni.
Ma chi decide in fondo quando una macchina e' a bassa emissione? in Europa ci pensa l' Unione Europea. Vengono fissati dei parametri e le case automobilistiche devono rispettarli per poter avere la certificazione. Il tutto sembrerebbe nobile e giusto, se non fosse che i test per il controllo delle emissioni vengono fatti in laboratorio e non su strada. In altre parole, il motore e' testato in condizioni ideali, al banco di prova, dove i cicli del motore sono ottimizzati per rispettare gli standard imposti. Cosa succederebbe invece se i test fossero fatti su strada? La risposta sta in questo recente studio finanziato dalla UE. I risultati dei test su strada danno risultati diversi e per alcuni tipi di emissioni la differenza e' notevole. Per esempio. la differenza di emissioni di anidride carbonica e' del 21% in piu', quello di ossido di azoto del 320% (ehmmm....).

Quindi non solo il senso di colpa non deve mai abbandonarci quando guidiamo un' auto "ecologica" ma dobbiamo pure ricordarci che in fondo queste definizioni sono arbritrie e soggette alla volonta' politica del momento. Dal Lunedi al Venerdi io uso solo la bici e rimpiango ancora i tempi in cui riuscivo ad andare ad arrampicare senza prendere l' auto...


Nota: ecco l' abstract dell' articolo.

"For obtaining type approval in the European Union, light-duty vehicles have to comply with emission limits during standardized laboratory emissions testing. Although emission limits have become more stringent in past decades, light-duty vehicles remain an important source of nitrogen oxides and carbon monoxide emissions in Europe. Furthermore, persisting air quality problems in many urban areas suggest that laboratory emissions testing may not accurately capture the on-road emissions of light-duty vehicles. To address this issue, we conduct the first comprehensive on-road emissions test of light-duty vehicles with state-of-the-art Portable Emission Measurement Systems. We find that nitrogen oxides emissions of gasoline vehicles as well as carbon monoxide and total hydrocarbon emissions of both diesel and gasoline vehicles generally remain below the respective emission limits. By contrast, nitrogen oxides emissions of diesel vehicles (0.93 ± 0.39 grams per kilometer [g/km]), including modern Euro 5 diesel vehicles (0.62 ± 0.19 g/km), exceed emission limits by 320 ± 90%. On-road carbon dioxide emissions surpass laboratory emission levels by 21 ± 9%, suggesting that the current laboratory emissions testing fails to accurately capture the on-road emissions of light-duty vehicles. Our findings provide the empirical foundation for the European Commission to establish a complementary emissions test procedure for light-duty vehicles. This procedure could be implemented together with more stringent Euro 6 emission limits in 2014. The envisaged measures should improve urban air quality and provide incentive for innovation in the automotive industry."

6 commenti:

antonio ha detto...

La teoria dei donuts, tra l'altro non mia, era gia stata utilizzata qualche giorno prima con successo quando ci si era fermata la macchina in un supermercato.
il racconto ommette anche alcuni particolari...
dapprima i giovani fratelli, forti di anni dedicati alla scienza si approcciaro con rigore al problema: deve essere un guasto all' impianto di chiusura. un cattivo contatto di una spia delle portiere.
Dopo aver provato ogni singola combinazione attraverso attento schema dei casi, chiudi da fuori con la chiave, abbassa il piolo da dentro, chiave da dentro, ordine inverso.. la disperazione inizio a serpeggiare fra gli animi. E in barba ad anni di metodo scientifico ecco riapparire lo spettro del misticismo. chiudi da dentro esci dal finistrino gira intorno alla macchina. nenie e litanie.

leonardo ha detto...

E' vero, quasi mene vergogno ora.
Ti chiesi di uscire dal finestrino.
Come se gli eletroni del circuito potessero rimettersi in moto, vinti dalla compassione per due idioti in mezzo al deserto...

edoardo ha detto...

potresti prendere un "ciao",te lo regalano, consuma poco e quando vuoi andare più veloce pedali...potresti metterti su quella macchina un impianto a gas, oppure comprare un auto elettrica (opzione più onerosa). oppure trovi un compagno di arrampicata sempre diverso e alla prima volta suggerisci "oggi prendiamo la tua e la prossima volta la mia"....52 nuovi compagni all'anno, si può fare

Alessio ha detto...

vivendo in una federazione hai ben due organismi che si occupano te: l'agenzia statale il CARB http://www.arb.ca.gov/homepage.htm e quello federale EPA http://www.epa.gov/ per le auto e' vero che quelle nuove in genere inquinano meno di quelle vecchie. Ma come sempre dipende da quanto e come si usano

leonardo ha detto...

Ale, non tieni conto di quanto costi produrre l' auto, in termini di risorse e emissioni.

E' vero che un' auto nuova inquina meno della mia che ha venti anni, ma considera i costi ambintali per smaltimento, materie prime, costruzione, distribuzione. Non ho le cifre sottomano, ma sono numeri non trascurabili.

Finche almeno non si costringera' chi produce a prendersi carico di tutto il ciclo del prodotto. In quel caso magari faranno piu' attenzione ai materiali e alla loro progettazione...

Alessio ha detto...

si hai completamente ragione. E la cosa "triste" se vuoi e' che nuovi prodotti tipo l'auto elettrica non cambieranno molto la situazione da questo punto di vista. Pensa solo ai costi ambientali di produzione e smaltimento delle batterie.