La cravatta era il segno distintivo. Potevano calzare scarpe da ginnastica, indossare pantaloni con le pezze e giacche risalenti al primo dopoguerra, ma la cravatta doveva esserci. In questo senso erano piu' riconoscibili dei seguaci di Scientology, ma facilmente confondibili, almeno all' inizio, con i testimoni di Geova. Credo che la cravatta fosse il loro modo di distinguersi dallo sciame di grupposcoli, fazioni, sette che popolavano (e popolano tutt'ora credo) la galassia politico-ribelle-giovanilista.
Le prime volte ci cascai e non riuscii a schivarli in tempo. Preso da sfinimento, finii pure per comprare il giornale -Lotta Comunista- o meglio dare una donazione in cambio del giornale. Mi impegnai pure e tentai di leggerlo, ma non andai oltre la prima pagina. Per carita', qualcuno poi mi ha detto che le analisi proposte erano ben fatte e pure interessanti, ma io riuscii mai a vincere la barriera iniziale. Andrea e Felice -i miei conquilini di allora- mi iscrissero per scherzo ad un corso di Leninismo e diedero a mia insaputa il mio nome e numero di telefono ad una di loro. La ragazza chiamo' a casa chiedendo di me e io per un paio di secondi ebbi pure la fallace illusione che una donna sconosciuta mi cercasse per uscire, cosi' a gratis, senza sforzo...nonostante gli ormoni liberi e impazzati da universitario del primo anno, io al corso non ci andai.
Insomma avrei dovuto essere ben preparato da tutte queste lezioni di vita vissuta e invece ieri mi hanno preso alla sconfidata (sprovvista in Italiano), mentre andavo a prendere un caffe'. Mi hanno
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